Rassegna Stampa

domenica 5 febbraio 2012

LAVORO, CENTRELLA : " L'ARTICOLO 18 NON SI TOCCA. PRONTI ALLO SCIOPERO GENERALE"

Lavoro, Centrella: “L’articolo 18 non si tocca. Pronti allo sciopero generale”

pubblicata da UGL - Confederazione il giorno domenica 5 febbraio 2012 alle ore 15.33
“Le dichiarazioni di Monti e Fornero non mi trovano affatto d’accordo, l’articolo 18 non va toccato, andrebbe piuttosto esteso a tutti. Non è l’articolo 18 che scoraggia gli investimenti, sono altre le cose che non vanno”.
Giovanni Centrella, segretario generale Ugl, lo ribadisce nell’intervista all’Unità in cui osserva che “stiamo cercando un accordo con Cgil, Cisl e Uil e tutti diciamo che l’articolo 18 non si tocca altrimenti saranno problemi. Lavoriamo a una posizione comune da presentare al governo: certamente non faremo passare la cosa come se nulla fosse come è successo per le pensioni”.
“L’Ugl - spiega - non ha come riferimento il centrodestra. E’ un sindacato che non ha riferimenti politici: a Berlusconi avevamo detto che non aveva fatto nulla per lavoratori e pensionati, ora diciamo che apprezziamo gli esponenti di centrosinistra, e anche qualche esponente di centrodestra, che si stanno schierando contro queste politiche del governo Monti. Al Pdl diciamo che la direzione è sbagliata e che sarebbe il caso che lo stesso Pdl cambiasse idea su questo e anche sulle pensioni: centrodestra e centrosinistra dovrebbero avere il coraggio di dire al governo che non voteranno più nulla se non si ritorna indietro anche sulla riforma delle pensioni perché lascia per strada una marea di cittadini che presto si ritroveranno senza lavoro e senza pensione”.
Centrella sottolinea dunque che “sicuramente il no alla manomissione dell’articolo 18 è il primo punto. Siamo poi d’accordo col ridurre le tipologie contrattuali e col prevedere come ingresso al mercato del lavoro l’apprendistato, che tutti abbiamo firmato, mentre per gli over 50 contratti di solidarietà e di reinserimento”.   
Quella di Monti sul posto fisso, torna a dire, “è stata una battuta bruttissima, un’offesa per i lavoratori anche perché oggi con un posto fisso non si riesce a far vivere una famiglia, non ti danno un mutuo se non con la garanzia di padri, nonni, zii, è insufficiente anche per avere una casa in affitto. Figurarsi come sarebbe con tanti contratti a tempo determinato per tutta la vita. Io penso che il governo tecnico e molti politici dovrebbero cominciare a guardare la realtà vera del nostro Paese perché secondo me non la conoscono”.    
“Noi - avverte Centrella - cerchiamo un’intesa ma, se dovesse servire, nulla vieta uno sciopero generale. Non si può far passare, dopo la riforma delle pensioni, anche quella dell’articolo 18: i nostri iscritti e il resto dei lavoratori e dei pensionati capirebbero che c’è un sindacato debole, che non serve a nulla. Sarebbe la negazione del sindacato e non lo possiamo permettere”.

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