Rassegna Stampa

sabato 17 settembre 2011

Nota informativa della riunione del 14 settembre 2011


In data odierna si è svolto un incontro tra la società Alitalia S.P.A. in A. S. rappresentata dai nuovi Commissari Prof. Avv. Stefano Ambrosini, Prof. Avv. Gianluca Brancadoro, Prof. Dott. Giovanni Fiori e le organizzazioni sindacali, con all’oggetto un approfondimento sugli atti procedurali delle insinuazioni degli stati al passivo richiesto dai lavoratori.
Nel corso della riunione sono state affrontate tematiche attinenti ai lavoratori in Cassa Integrazione e per coloro che hanno risolto il proprio rapporto di lavoro con le società del gruppo Alitalia S.P.A. in A.S.
La gestione commissariale, in continuità con quanto precedentemente attuato, ha confermato l’erogazione degli anticipi del TFR nella misura del 50% entro il mese di settembre a favore di tutti i creditori privilegiati ex dipendenti della società Alitalia S.P.A. e dell’ex società Alitalia Servizi. Il restante TFR degli ex dipendenti di tutte le società in A.S., sarà erogato a completamento delle somme spettanti decretate dal tribunale competente presumibilmente nel corso dei primi mesi del 2012.
I lavoratori certificati nello stato passivo da cessioni del quinto dello stipendio e che hanno istinto il proprio debito per beneficiare degli acconti TFR, dovranno produrre una liberatoria che dovrà essere rilasciata dall’istituto erogante il prestito e consegnata quanto prima agli uffici dell’Amministrazione Straordinaria.
Per i lavoratori in CIGS, non sono previsti anticipi sul TFR in quanto, le somme accertate nell’insinuazione al passivo e quelle maturate nel corso della cassa integrazione saranno liquidate nel momento della risoluzione del rapporto di lavoro (14 ottobre 2012).
In merito alle evoluzioni legislative che regolano la materia pensionistica, ma che impattano sui lavoratori che all’epoca furono definiti pensionabili, La gestione commissariale unitamente alle organizzazioni sindacali si è impegnata ad affrontare il problema e a ricercare, nell’ambito delle norme vigenti, possibili quanto praticabili percorsi che possano portare a soluzioni.
Sarà nostra cura divulgare e trasferire ulteriori informazioni rispetto agli eventuali ed ulteriori sviluppi della procedura.

DIPARTIMENTI NAZIONALI TRASPORTO AEREO
Roma, 15 settembre 2011

lunedì 5 settembre 2011

Manovra, Ugl: “Articolo 8 porta ulteriore chiarezza”

pubblicata da UGL - Confederazione il giorno lunedì 5 settembre 2011 alle ore 10.58
      “Fermo restando che è preferibile che i rapporti tra organizzazioni sindacali e parti datoriali siano decisi e regolati autonomamente dalle parti stesse, l'emendamento all'articolo 8 della manovra non fa che portare ulteriore chiarezza su quali siano i sindacati che possono stipulare contratti collettivi aziendali e territoriali, recependo bene l'esigenza espressa con la sigla del patto interconfederale del 28 giugno, firmato dall'Ugl con convinzione al fine di conferire maggiore solidità alle relazioni industriali nel nostro Paese''.
E’ quanto si legge in una nota della segreteria generale dell'Ugl.
“E' inoltre chiaro - aggiunge - che non potranno esserci deroghe alle norme sul licenziamento, lo dimostra quanto disposto dall'emendamento sull'interruzione del rapporto di lavoro per le lavoratrici che si sposano o in gravidanza''.
''Ad oggi - si legge ancora nella nota - la priorità e' quella di fare pressione sul governo affinché vari una manovra equa e non penalizzante nei confronti dei cittadini 'comuni', ovvero il ceto medio-basso.  Riteniamo dunque opportuno aprire un tavolo tra le parti sociali dopo lo sciopero generale della Cgil del 6 settembre per assicurare alle fasce più deboli un fronte sindacale quanto mai forte, coeso e unitario. Mai come ora è necessario un atto di responsabilità da parte di tutti”.


venerdì 2 settembre 2011


le nostre tasche

I sindacati contro la manovra bis
Sit in di protesta di fronte al Senato

di Valentina Guido
Palazzo Madama, sede del Senato della Repubblica (foto: Francesco Gasparetti, Creative Commons, Wikipedia)
Palazzo Madama, sede del Senato della Repubblica (foto: Francesco Gasparetti, Creative Commons, Wikipedia)
SASSARI. Non uno sciopero, ma un sit in di protesta a Roma di fronte alla sede del Senato il 1° settembre alle 15.30. Lo propongono Cisl, Uil e Ugl per far sentire la propria voce sulla manovra finanziaria, mentre la Cgil, tramite il segretario nazionale Susanna Camusso, ha indetto uno sciopero generale per il 6 settembre. Due metodi diversi che evidenziano, ancora una volta, la frattura non ricomposta tra le parti sociali. Ma l'obiettivo è lo stesso: cambiare il testo del decreto legge 138 del 13 agosto 2011, attualmente all'esame del Senato. Il 1° settembre davanti a Palazzo Madama ci saranno anche i rappresentanti sassaresi dei sindacati Ugl, Cisl e Uil, perché dai segretari generali è giunto a tutte le sedi locali l'appello alla massima partecipazione.
Le ricette anti-crisi non si contano: meglio cancellare gli enti locali o ridimensionare le pensioni di anzianità, contravvenendo al diktat di Umberto Bossi? E il contributo di solidarietà deve esser fatto pagare ai “ricchi” che dichiarano 90mila euro all'anno, o a chi vanta introiti pari o superiori ai 200mila euro? E mentre qualcuno osserva che per il Pdl colpire i propri elettori sarebbe un suicidio politico, qualcun altro ricorda che la manovra finanziaria dovrebbe fare gli interessi del Paese, non dei partiti.
Entrando nel merito delle proposte, il Partito democratico ha presentato la propria contromanovra, e l'Ugl concorda su molti punti. “Meglio sfoltire il sottobosco di enti e consulenti inutili, più che tagliare i piccoli comuni”. Poi, “le pensioni e il pubblico impiego non sono serbatoi a cui attingere quando ce n'è bisogno, e la priorità è garantire un welfare adeguato", con un occhio al futuro dei giovani lavoratori. Sono parole del segretario generale Ugl Giovanni Centrella, che condivide le posizioni del Pd. Tra queste, la necessità di intensificare la lotta all'evasione fiscale, utilizzando le risorse recuperate per ridurre i contributi sociali sui contratti a tempo indeterminato, “eliminando i vantaggi di costo che derivano dai contratti precari”.
Il segretario generale della Cisl Raffaelle Bonanni, ascoltato proprio oggi dai senatori, ha sottolineato che un contributo potrebbe derivare anche da "una significativa dismissione di immobili demaniali per ridurre il debito e da una vendita delle frequenze televisive”.
La Cgil critica soprattutto lo smantellamento, contenuto nella manovra, della legge 68/99 poiché, “il Governo ancora una volta rende inefficiente il collocamento dei disabili, attraverso modifiche che rendono impossibile la corretta applicazione della norma”. Anche per questo la Camera del lavoro proclama lo sciopero generale. Decisione che il segretario della Uil, Luigi Angeletti, commenta così: “Siamo di fronte all'ennesimo sciopero generale proclamato dalla Cgil "in solitaria": non produrrà alcun effetto se non di far perdere un po' di soldi ai lavoratori. Sarebbe, invece, necessario esercitare una pressione nei confronti delle forze parlamentari perchè apportino tutte quelle modifiche che abbiamo chiesto, insieme alle altre parti sociali, al fine di rendere la manovra più equa ed efficace. A tal proposito, il prossimo 1° settembre, faremo un'iniziativa davanti al Senato, dove è in approvazione la manovra, per sostenere le nostre chiare ed individuate proposte di modifica.