Rassegna Stampa

lunedì 20 febbraio 2012

CONGRESSO UGL ROMA E LAZIO

Congresso Ugl Roma e Lazio

Questa mattina, all’Auditorium di viale Manzoni, il sindaco Alemanno ha partecipato all’assemblea dell’Ugl, un’organizzazione sindacale – ha detto – che ha grande capacità di trasmettere valori e di difendere i più deboli. Per questo finalmente l’Ugl è diventato un sindacato accreditato che è riuscito ad imporre la propria presenza».
Alemanno ha sottolineato alla platea dei membri dell’Ugl la delusione per il no del Governo alla sfida Olimpica e ha ricordato la «durissima crisi economica che sta vivendo anche l’Italia, alla quale bisogna trovare le strade migliori per uscirne, puntando sullo sviluppo».
Tornando sul tema di Roma 2020 ha detto: «Noi abbiamo appoggiato Milano con l’Expo, e quando si è trattato di scegliere tra il Gran Premio di Roma e di Monza, perchè ce ne poteva essere solo uno, abbiamo fatto un passo indietro. Ci siamo comportati da grande capitale europea, ora sta agli altri essere al nostro livello».
A chi gli ha domandato cosa pensasse di un “rischio Atene per le Olimpiadi a Roma” il Sindaco ha risposto: «Quando si fa un progetto, potrebbe andare bene o male. Ma se partiamo dal presupposto che andrà male, allora non facciamo più nulla. Certamente ci sono dei rischi quando si fa un progetto, ma proprio per questo avevamo chiesto al presidente della Repubblica e al presidente del Consiglio di istituire una grande commissione di vigilanza che avrebbe prevenuto qualsiasi rischio di questo genere».

venerdì 17 febbraio 2012

A Tutti i Lavoratori dello scalo di Punta Rais


              
                                         


               

              A Tutti i Lavoratori dello Scalo di Punta Raisi   

                              E’ ufficiale : 9 Colleghi di PAE MAS rischiano il posto di lavoro

Cari colleghi, ancora una volta i fatti ci danno ragione ! La notizia circolava già da qualche giorno e puntualmente è arrivata stamattina.

La PAE MAS  ha inviato una lettera che apre la procedura per la riduzione del personale ( quantificato nella nota in nove unità lavorative … ma aspettiamo i bilanci )  e gettando nel panico tutti i lavoratori della ex PAE MAS .  Da ormai mesi CHIEDIAMO in tutti i modi alla GESAP alla PAE MAS e alla GH Palermo un tavolo negoziale che discuta e raggiunga un accordo sulla definizione di un protocollo di intesa che stabilisca le regole interne allo scalo aeroportuale di Punta Raisi sulla CLAUSOLA SOCIALE. Una sorta di accordo che consenta  al lavoratore che sia in forza ad un azienda in crisi di trovare immediata collocazione in altra azienda operante nello scalo di Punta Raisi. Siamo stati abbandonati dalla CISL dalla UIL e dalla CGIL in questa nostra richiesta con giustificazioni puerili e prive di riscontri  allorquando abbiamo proclamato uno sciopero che ci sembrava assolutamente necessario per dimostrare alle aziende che ancora una volta il SINDACATO (quello vero) non cercava di fare altro che il proprio ruolo di difendere il posto di lavoro del personale dello scalo chiedendo di discutere di CLAUSOLA SOCIALE . E oggi la situazione che sapevamo prima o poi sarebbe esplosa diventa assolutamente non più rinviabile !  Il 6 Marzo prossimo abbiamo in calendario un altro sciopero sia IN GESAP che in PAE MAS che in GH Palermo , stavolta di 24 ore continue,  per costringere a tornare al dialogo chi con arroganza e con la tranquillità dei propri esorbitanti guadagni economici non comprende le ragioni dei semplici lavoratori. Ci giunge notizia inoltre che qualche giullare di corte  paventa ( evidentemente avendolo udito ) che a breve in GH Palermo si proverà ad attivare  una nuova ipotesi di CASSA INTEGRAZIONE ! TUTTO QUESTO ACCADE MENTRE GESAP CONTINUA AD ESTERNALIZZARE SERVIZI INTERNI QUALI QUELLI DEL PRM CON UN BANDO TRIENNALE  DI CIRCA DUE MILIONI DI EURO SENZA IPOTIZZARE MOMENTI DI RIQUALIFICAZIONE DI PERSONALE  ! BASTA CON LE ESTERNALIZZAZIONI ! RIAPRIAMO LE TRATTATIVE SINDACALI AI TAVOLI E FIRMIAMO L’ACCORDO SULLA CLAUSOLA SOCIALE !
Vi chiediamo pertanto di dare quanta più possibile sostanza alle nostre rivendicazioni SCIOPERANDO IN MASSA il prossimo 6 marzo per raggiungere la riapertura del tavolo sindacale sulla clausola sociale. Stavolta non ci sono altre chiacchiere cui dare ascolto, non si può fare finta che tutto quanto sta accadendo riguardi gli altri. La partita si è aperta nella maniera più drammatica e grave possibile.  E’ in gioco il vostro posto di lavoro e non potete consentire ai soliti furfanti, ai vigliacchi e ai manigoldi che negli anni hanno fatto sempre i propri interessi personali di decidere di sottomettersi come sempre al volere delle aziende senza  cercare di salvare il pane vostro e dei vostri cari  ! Mandate a quel paese  chi non si schiera al vostro fianco e SCIOPERATE per i vostri diritti non dimenticando che la forza del sindacato siete voi e non le  loro meschinità quotidiane !
E per l’ultima volta chiediamo alle Segreterie della CGIL della CISL e della UIL di Scendere a fianco dei lavoratori prima che i lavoratori perdano il posto di lavoro !
                    Noi Saremo sempre in prima linea con voi a difendere i vostri Diritti !
                                                                                           Le Segreterie Territoriali   
                                                                          UGL TA               CISAL LEGEA

giovedì 16 febbraio 2012

Livingston, Alfonsi: " Sostegno a piano industriale ambizioso e innovativo "

Livingston, Alfonsi: “Sostegno a piano industriale ambizioso e innovativo”

pubblicata da Ugl Nazionale il giorno giovedì 16 febbraio 2012 alle ore 19.11 ·
 “Un piano industriale ambizioso e innovativo, che sosterremo per dare il nostro appoggio all’operazione di rilancio della compagnia avviata dal management aziendale”.
E’ quanto ha dichiarato il segretario nazionale Trasporto Aereo - Ugl Trasporti, Francesco Alfonsi, a margine della presentazione del piano industriale della compagnia aerea Livingston a Milano.
Per il sindacalista “questo piano industriale è la conferma della validità degli impegni che abbiamo condiviso firmando i cal, i contratti aziendali di lavoro. Inoltre, è significativa l’intenzione dell’azienda di riassumere tutto il personale attualmente in cigs”.
“Siamo consapevoli delle difficoltà del settore - conclude il sindacalista - e per questo monitoreremo costantemente tutti gli step di attuazione del piano, con l’intento di contribuire in modo attivo al rilancio di questa importante realtà imprenditoriale del trasporto aereo”.

sabato 11 febbraio 2012

ROMA: PRESIDIO UNITARIO UGL, CIGL, CISL, UIL PER CHIEDERE AL PARLAMENTO DI MODIFICARE LE MISURE DI CARATTERE PREVIDENZIALE CONTENUTE NEL DECRETO MILLEPROROGHE.

Presidio unitario di Ugl, Cgil, Cisl e Uil a Piazza del Pantheon a Roma per chiedere al Parlamento di modificare le misure di carattere previdenziale contenute nel decreto milleproroghe. Centrella: “I lavoratori meritano rispetto e la riforma della previdenza non lo fa”.

Pensionati, ma anche molti giovani hanno partecipato oggi al presidio unitario organizzato da Ugl, Cgil, Cisl e Uil a Piazza del Pantheon per chiedere di modificare le norme sulla previdenza contenute nel decreto milleproroghe, introducendo deroghe all’innalzamento dell’età pensionabile.
In particolare, i sindacati chiedono di introdurre deroghe per i lavoratori in cassa integrazione straordinaria o mobilità, per i periodi di maternità facoltativa, di congedi per assistenza ai disabili e quelli relativi al riscatto della laurea e della contribuzione omessa. Così come, per quanto riguarda il comparto scuola e afam, alla luce della disciplina specifica vigente si chiede di permettere ai lavoratori che avranno maturato i requisiti per andare in pensione entro il prossimo 31 agosto di uscire con le vecchie regole.
“La dignità dei lavoratori merita rispetto e la riforma della previdenza non lo fa” ha detto Giovanni Centrella, segretario generale dell’Ugl, intervenendo dal palco della manifestazione insieme ai leader di Cgil, Cisl e Uil. Per il sindacalista è inconcepibile “lasciare in balia del destino decine di migliaia di lavoratori i quali, in seguito ad accordi sottoscritti per risolvere crisi aziendali, con l’innalzamento repentino dei requisiti di accesso al pensionamento, stabilito dall’ultima finanziaria, si ritroveranno senza ammortizzatori sociali, senza lavoro e lontani dalla pensione”.
Intanto, mentre si avvicina la scadenza del 27 febbraio, termine ultimo per convertire in legge il decreto, oggi il milleproroghe segna una battuta d’arresto nelle commissioni bilancio e affari costituzionali del Senato, che oggi avevano iniziato le votazioni sui circa 300 emendamenti dichiarati ammissibili. E’ stato infatti deciso di rinviare a lunedì prossimo la seduta per affrontare i ‘nodi’ non ancora sciolti, a partire dal problema dei lavoratori ‘esodati’, cioè coloro che hanno scelto il prepensionamento in seguito ad accordi per crisi aziendali e che rischiano ora, con l’allungamento dell’età pensionabile, di trovarsi senza ammortizzatori sociali e senza pensione. Alla Camera è già stato approvato un emendamento bipartisan, presentato da Maurizio Castro e Giorgio Roilo, capigruppo del Pdl e del Pd in commissione lavoro, che prevede che le nuove regole previdenziali non valgano per gli ‘esodati’ usciti dalle proprie aziende entro lo scorso dicembre. Una platea talmente ampia di lavoratori, da Alenia ad Alitalia a Poste, da essere difficilmente quantificabile e sulla cui copertura finanziaria la Ragioneria di stato sta ancora lavorando.
Il testo dovrebbe comunque arrivare nell’aula del Senato martedì prossimo, dove è molto probabile che il Governo porrà la fiducia. Poi, il ritorno in terza lettura alla Camera. In discussione anche le graduatorie della scuola, i risarcimenti ai profughi della Libia e un emendamento presentato dal relatore Lucio Malan (Pdl) sulla proprietà intellettuale del design industriale.
Secondo indiscrezioni, il pensionamento dei docenti e la riapertura delle graduatorie potrebbe essere terreno di scambio politico fra Lega e Pd. Se il Carroccio, con l’appoggio di Pdl e Fli, vuole evitare l’inserimento di nuovi abilitati e abilitandi negli elenchi dei docenti precari – circa 23mila persone -, il Pd sostiene le deroghe alle norme sulle pensioni per gli insegnanti e starebbe lavorando ad una proposta che limiti i costi dell’operazione per ottenere l’appoggio dell’esecutivo. In mezzo, insieme agli insegnanti, le migliaia di lavoratrici e lavoratori che con la riforma sono rimasti senza protezioni e per i quali l’Ugl, insieme agli altri sindacati, chiede al Parlamento e al Governo di cambiare il milleproroghe perché “si tratta di persone che hanno famiglie, figli, mutui da pagare e non possiamo permettere che vengano lasciate in queste condizioni”.

venerdì 10 febbraio 2012

VERSIONE DEFINITIVA. TRASPORTO AEREO C.C.N.L

Roma, 10 febbraio ’12
Le Segreterie Nazionali di FILTCGIL FITCISL UILTrasporti e UGL Trasporti dopo un lungo e positivo confronto sui
temi più importanti che vedono esposti lavoratrici e lavoratori del trasporto aereo hanno oggi condiviso una
importante piattaforma unitaria di intenti.
Il perdurare della crisi, che ha aggredito il settore, perfino in anticipo rispetto al resto del mondo produttivo,
segna un ulteriore elemento di difficoltà che impone l’assunzione di responsabilità e la massima determinazione
adeguate ai tempi. A partire dalla unitarietà e dalla comune e condivisa iniziativa che oggi, più che
mai, rappresenta la leva fondamentale per affrontare le enormi difficoltà.
Le migliaia di lavoratrici e lavoratori interessati dalle crisi aziendali e sostenuti dagli ammortizzatori sociali
rappresentano per il sindacato italiano dei trasporti una priorità assoluta.
Il sostegno al reddito, un percorso definito e l’istituzione di strumenti adeguati per il reinserimento
nel processo produttivo o l’accompagnamento al diritto alla pensione, sono gli obiettivi da ottenere con
certezza, anche a fronte della non condivisa riforma delle pensioni, sulla quale prosegue il lavoro di concerto con
le Confederazioni Nazionali.
Sul fronte contrattuale è irrinunciabile il completamento del percorso avviato nel 2010 verso il CCNL dell’intera
industria del Trasporto Aereo. A tal fine è necessario rivendicare l’inserimento dei segmenti della filiera oggi
non governati dal CCNL del personale del trasporto aereo e delle attività aeroportuali, nel nuovo ed unico CCNL
di settore. A partire dalla sezione Vettori ( sezioni terra e naviganti) e dagli accordi di confluenza per il contratto
nazionale delle compagnie straniere (fairo). Per proseguire con la sezione delle aziende di manutenzione aerea.
A questo scopo nelle prossime settimane si compierà il lavoro di preparazione delle linee generali della
piattaforma rivendicativa del CCNL del Trasporto Aereo.
La mancanza di regole nel processo di liberalizzazione ha determinato nel trasporto aereo cosi come in tutto il
mondo del lavoro, disvalori e vere e proprie criticità quali la diffusa precarietà, l’impoverimento della qualità dei
servizi, il dumping sociale generato da una inaccettabile rincorsa al ribasso e dalla competizione “sotto costo”
tra aziende, a volte pirata. Fenomeni agevolati nel nostro paese, a differenza con quanto accaduto in tutta
Europa, dall’assenza di regole e controlli puntuali. Quindi è di fondamentale importanza la fissazione di regole
e la lotta all’illegalità quindi, per contrapporsi a fenomeni di dumping sociale e riavvicinare il trasporto aereo
italiano a quello europeo.
Nel solco di quanto determinato dall’accordo interconfederale del 28 giugno’11 le segreterie nazionali si
impegnano all’iniziativa unitaria adeguata a cogliere gli obiettivi individuati.
La stipula del CCNL di settore è irrinunciabile e va sostenuta in ogni sede e con tutta la strumentazione a
sostegno della rivendicazione che si renderà necessaria.
E’ quindi indispensabile assumere l’impegno sia a livello nazionale che territoriale a non
determinare “accordi separati” nel settore e a non concedere in ambito aziendale alcuna deroga al
CCNL in attesa del compimento della negoziazione del CCNL secondo le previsioni dell’accordo interconfederale
del 28 giugno. Entro il mese di febbraio a cura delle Segreterie Nazionali sarà inviato a tutte le aziende del
settore una comunicazione per la corretta e unica modalità di canalizzazione delle trattenute sindacali in tutto il
territorio nazionale.
Le Segreterie Nazionali sono impegnate a convocare i Gruppi di lavoro unitari per il CCNL coordinati dai
dipartimenti nazionali e partecipati dai segretari regionali responsabili del settore entro la fine di febbraio dando
continuità alle riunioni e alle comunicazioni unitarie.
SEGRETERIE NAZIONALI
FILT/CGIL
(M. Rossi)
FIT/CISL
(F. Persi)
UILTRASPORTI
(M. Veneziani)
UGL TRASPORTI
(F. Alfonsi)

domenica 5 febbraio 2012

LAVORO, CENTRELLA : " L'ARTICOLO 18 NON SI TOCCA. PRONTI ALLO SCIOPERO GENERALE"

Lavoro, Centrella: “L’articolo 18 non si tocca. Pronti allo sciopero generale”

pubblicata da UGL - Confederazione il giorno domenica 5 febbraio 2012 alle ore 15.33
“Le dichiarazioni di Monti e Fornero non mi trovano affatto d’accordo, l’articolo 18 non va toccato, andrebbe piuttosto esteso a tutti. Non è l’articolo 18 che scoraggia gli investimenti, sono altre le cose che non vanno”.
Giovanni Centrella, segretario generale Ugl, lo ribadisce nell’intervista all’Unità in cui osserva che “stiamo cercando un accordo con Cgil, Cisl e Uil e tutti diciamo che l’articolo 18 non si tocca altrimenti saranno problemi. Lavoriamo a una posizione comune da presentare al governo: certamente non faremo passare la cosa come se nulla fosse come è successo per le pensioni”.
“L’Ugl - spiega - non ha come riferimento il centrodestra. E’ un sindacato che non ha riferimenti politici: a Berlusconi avevamo detto che non aveva fatto nulla per lavoratori e pensionati, ora diciamo che apprezziamo gli esponenti di centrosinistra, e anche qualche esponente di centrodestra, che si stanno schierando contro queste politiche del governo Monti. Al Pdl diciamo che la direzione è sbagliata e che sarebbe il caso che lo stesso Pdl cambiasse idea su questo e anche sulle pensioni: centrodestra e centrosinistra dovrebbero avere il coraggio di dire al governo che non voteranno più nulla se non si ritorna indietro anche sulla riforma delle pensioni perché lascia per strada una marea di cittadini che presto si ritroveranno senza lavoro e senza pensione”.
Centrella sottolinea dunque che “sicuramente il no alla manomissione dell’articolo 18 è il primo punto. Siamo poi d’accordo col ridurre le tipologie contrattuali e col prevedere come ingresso al mercato del lavoro l’apprendistato, che tutti abbiamo firmato, mentre per gli over 50 contratti di solidarietà e di reinserimento”.   
Quella di Monti sul posto fisso, torna a dire, “è stata una battuta bruttissima, un’offesa per i lavoratori anche perché oggi con un posto fisso non si riesce a far vivere una famiglia, non ti danno un mutuo se non con la garanzia di padri, nonni, zii, è insufficiente anche per avere una casa in affitto. Figurarsi come sarebbe con tanti contratti a tempo determinato per tutta la vita. Io penso che il governo tecnico e molti politici dovrebbero cominciare a guardare la realtà vera del nostro Paese perché secondo me non la conoscono”.    
“Noi - avverte Centrella - cerchiamo un’intesa ma, se dovesse servire, nulla vieta uno sciopero generale. Non si può far passare, dopo la riforma delle pensioni, anche quella dell’articolo 18: i nostri iscritti e il resto dei lavoratori e dei pensionati capirebbero che c’è un sindacato debole, che non serve a nulla. Sarebbe la negazione del sindacato e non lo possiamo permettere”.

venerdì 3 febbraio 2012

Alitalia: ammesse domande di insinuazione al passivo per 2 mld di euro

Roma, 01 feb - Sono state ammesse domande di insinuazione al passivo dell'ex gruppo Alitalia per 2 miliardi e 400mila euro, la meta' rispetto al totale richiesto pari a 4 miliardi e 800 mila euro. Lo afferma l'amministrazione straordinaria di Alitalia, aggiungendo che 33.500 creditori, di cui 18mila lavoratori, riceveranno nei prossimi mesi un avviso con cui si attesta il deposito dello stato passivo. La firma del decreto di esecutivita' per Alitalia Linee Aeree Italiane spa e Alitalia Servizi spa, entrambe in amministrazione straordinaria, e' dei giudici delegati Umberto Gentili e Luisa De Renzis. Un atto che giunge dopo tre anni dall'inizio di un laborioso iter e sotto la spinta dei Commissari Stefano Ambrosini, Gianluca Brancadoro e Giovanni Fiori. Com-Sim 01-02-12 16:22:00

giovedì 2 febbraio 2012

Lufthansa, Milloch ( UGL ) : " Chiediamo incontro urgente su Air Dolomiti "

Dopo abbandono Malpensa, a rischio anche futuro compagnia di Verona


Chiediamo un incontro urgente con i vertici Air Dolomiti per affrontare insieme la situazione di crisi in cui versa la società del Gruppo Lufthansa ed individuare tutte le azioni possibili e necessarie a salvaguardare i lavoratori”.

E’ questa la richiesta avanzata dal segretario nazionale Ugl Trasporti, Fabio Milloch, in una lettera inviata al presidente dalla compagnia, Michael Kraus, al direttore delle risorse umane, Paolo Ferrero, e per conoscenza al ministro dello Sviluppo Economico, Corrado Passera, e al presidente della Regione Veneto, Luca Zaia.

“Il prossimo 6 febbraio - spiega il sindacalista - saranno resi noti i dettagli del piano di riduzione dei costi di tutto il Gruppo Lufthansa e temiamo che, dopo l’abbandono di Malpensa, i tagli attuati dalla società tedesca in Italia incideranno fortemente anche sul futuro di Air Dolomiti, su cui pesano già il bilancio in perdita e l’assenza di un piano industriale di rilancio”.

“Anche alla luce dei recenti incontri tra il presidente Kraus e la nostra rappresentanza aziendale - si legge ancora nella missiva -, appare facilmente prevedibile un’azione di ristrutturazione e di cessione di parte dell’attività di volo a favore della Compagnia tedesca, al fine di salvaguardare i livelli occupazionali in Germania, ma con evidente ricaduta negativa per quelli italiani. Così come è ipotizzabile una riduzione nell’assegnazione di nuovi velivoli Embraer, in sostituzione degli ATR, con inevitabili penalizzazioni per la crescita professionale e per la carriera degli equipaggi italiani interessati”.

“Sollecitiamo tutte le istituzioni, nazionali e regionali, ad intervenire per evitare che i nostri timori diventino realtà - conclude il sindacalista - ed assicurare il mantenimento dei livelli occupazionali di Air Dolomiti e delle società operanti nell’indotto del nostro Paese. Senza adeguati stimoli all’occupazione ed allo sviluppo nel settore del trasporto aereo, non potremo mai competere con vettori stranieri come quelli tedeschi, che godono di ben altro sostegno da parte delle loro istituzioni”.


Roma, 1° febbraio 2012