Rassegna Stampa

lunedì 22 agosto 2011

MANOVRA BIS: CENTRELLA (UGL), NO A INSERIMENTO TFR IN BUSTA PAGA

''Non puo' essere una manovra economica a decidere come e se spalmare il tfr, che rappresenta un patrimonio per ogni lavoratore e come tale deve essere preservato con l'attuale sistema di erogazione''.

Lo dichiara, in una nota, Giovanni Centrella, segretario generale dell'
Ugl in merito alle ultime indiscrezioni circolate sulle modifiche al decreto legge sulla manovra economica.

''Siamo assolutamente contrari all'inserimento del tfr nelle
buste paga - sottolinea Centrella -, un'azione governativa che impoverisce ancor di piu' i ceti popolari, che fanno gia' fatica ad arrivare alla fine del mese. Per queste categorie cambiera' poco se si accumula una cifra irrisoria su ogni stipendio, invece sarebbe il caso che il tfr continuasse ad essere erogato alla fine della carriera lavorativa, in modo da sortire gli effetti del 'tesoretto' a cui ogni lavoratore attinge per rispondere ai fabbisogni familiari. L'Ugl ritiene che debbano essere i lavoratori stessi a deciderne eventuali modifiche''.

Per il sindacalista ''questa scelta metterebbe in crisi anche la previdenza complementare che fa della quota del tfr la propria spina dorsale. Pertanto, come Confederazione riteniamo inutile e controproducente cercare ulteriori balzelli che produrrebbero solo danni ai lavoratori''.

Invece - aggiunge -, ''sarebbe il caso di eliminare dalla manovra finanziaria qualsiasi forma di penalizzazione per i lavoratori del Pubblico Impiego condizione a cui ci opporremo con fermezza e decisione. Mentre sui patrimoni dei ceti 'alti' il dl dovrebbe essere piu' incisivo. E' ingiustificabile che a fare le spese di una manovra lacrime e sangue siano i redditi medio bassi e non coloro che posseggono patrimoni facoltosi''.

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