Rassegna Stampa

giovedì 29 marzo 2012

Dal parco dell' Ergife Roma

bandiera ugl
Dal palco dell’Ergife riflessioni e appelli del mondo sindacale e istituzionale
29 marzo 2012 · ATTUALITA', EVENTI, IL SEGRETARIO GENERALE

Dopo la relazione introduttiva del segretario generale dell’Ugl, Giovanni Centrella, intervengono Polverini, Sacconi, Bonanni, Damiano, Passera, Angeletti.

”Il problema numero uno, la mia prima ansietà”, è il ”disagio” legato ai problemi di lavoro. Che ”è molto più ampio di quanto anche la politica abbia anche misurato”. Parliamo di ”6-7 milioni di persone, e con i familiari forse si arriva alla metà del nostro Paese”. Così, mettendo al centro del suo intervento il Lavoro, il ministro dello Sviluppo economico, Infrastrutture e Trasporti, Corrado Passera, apre il suo intervento al 3° Congresso Confederale dell’Ugl. Presente anche il ministro dell’Istruzione, dell’Universita’ e della Ricerca, Francesco Profumo.
Per il ministro Passera, lo strumento fondamentale per creare occupazione vera “ è la crescita, che come dice il presidente della Repubblica deve essere equa e sostenibile”. “Il nostro Paese da troppi anni non cresce, non cresce abbastanza” e anzi ”è rientrato in una fase di crescita negativa” Situazione che ”dobbiamo invertire – sottolinea – attraverso le riforme” strutturali.
Dopo la relazione introduttiva del leader, Giovanni Centrella, è la presidente della Regione Lazio ed ex segretario generale, Renata Polverini, ad intervenire e a lanciare un “appello al governo e al Parlamento per cui si tenga conto in tutto l’iter della riforma del mercato del lavoro delle posizioni espresse dai sindacati e dai rappresentanti delle imprese” e per la quale ”qualunque riforma che non tenesse conto di tali posizioni avrebbe un effetto disastroso sul piano sociale del Paese”. “Ritengo prezioso il contributo dell’Ugl al tavolo che ha prodotto la bozza di riforma con cui il Parlamento dovrà confrontarsi nei prossimi mesi – ha aggiunto la governatrice – ma questo non significa che il dibattito si debba considerare esaurito e che le fratture degli ultimi giorni non possano essere sanate”.
Arrivano poi gli interventi del senatore Pdl Maurizio Sacconi, che ha ripercorso il ruolo dell’Ugl nelle grandi vertenze, come Fiat, e del capogruppo Pd alla Commissione Lavoro della Camera, Cesare Damiano, che solleva il problema degli ‘esodati’, 357mila persone per l’ex ministro del Lavoro, che con la riforma delle pensioni ”non hanno piu’ lo stipendio, non hanno indennita’, e devono aspettare la pensione per anni”. Sulla riforma del Lavoro, Damiano sottolinea :”mi permetto di dire che non basta guardare ai mercati, presidente del Consiglio. Bisogna guardare anche ai problemi dei lavoratori, delle famiglie, delle imprese”. L’articolo 18 puo’ essere un tema ”appetibile per i mercati” ma per ”pochi imprenditori e’ in cima alle priorità”.
Dal palco dell’Ergife, il leader della Cisl, Raffaele Bonanni, spiega come con la manifestazione unitaria del 13 aprile “chiederemo al governo di fare qualcosa per risolvere il problema degli esodati”. “Non deve essere un’iniziativa politica”, sottolinea, “ma deve essere una manifestazione mirata esclusivamente a risolvere il problema degli esodati”, lavoratori che “sono nel limbo, non sono ne morti ne vivi, ne lavoratori ne pensionati”. Rivolto idealmente al ministro Fornero e direttamente a Passera, presente in sala, Bonanni chiede di dare “rapidamente una rassicurazione” ai lavoratori che “possono provare di essersi licenziati” tramite accordi. “Cause perse non le difendiamo”, aggiunge. Per quanto riguarda la riforma del lavoro, “se il governo ci dirà che la soluzione è quella tedesca, e sarà solo quella, abbiamo risolto il problema ed evitiamo discussione inutili predisponendoci alla battaglia sulla crescita”.
Ma, come osserva il segretario generale della Uil, Luigi Angeletti, “piu’ tempo passa, piu’ i margini diventano esigui e piu’ diventa credibile l’ipotesi che si trastullino e non facciano nulla. In Italia, il tempo serve per affossare le riforme e non per trovare una soluzione”. Il mancato via libera alla riforma “mi rattristerebbe non poco” ha aggiunto, perche’ sul tema della lotta alla precarieta’ sono stati fatti “passi importanti”. Secondo Angeletti bisogna dare una “chance” al Parlamento per cambiare le cose che nel provvedimento non vanno bene, a cominciare dalle modifiche all’articolo 18 . Comunque “vediamo cosa succede in Parlamento”, ha concluso. Anche se per il leader della Uil “la concertazione è in cassa integrazione e non sappiamo se dopo ci sarà un posto di lavoro”.
Ultimo ad intervenire, il Sindaco di Roma, Gianni Alemanno, che ha evidenziato come” oggi più che mai si apra uno spazio per l’Ugl, per una cultura realmente partecipativa” ed ha aperto alla “necessità di trovare un aggiustamento sull’articolo 18”.
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