Rassegna Stampa

domenica 29 gennaio 2012

Retribuzioni, Centrella: " Senza ceto- medio Italia non ce la fa "

Retribuzioni, Centrella:«Senza ceto-medio Italia non ce la fa»

«come qualsiasi altro Paese, non cresce se lavoratori pubblici e privati, pensionati, giovani e famiglie non ce la fanno a sostenere il costo della vita. Senza ceto medio l’Italia non ce la fa».
Lo sostiene Giovanni Centrella, segretario generale dell’Ugl,commentando i dati odierni dell’Istat, secondo i
quali la forbice tra prezzi e retribuzioni ha raggiunto livelli record. Il divario tra l’aumento delle retribuzioni e il livello d’inflazione è aumentato del 3,3 per cento su base annua, il più alto dall’agosto del 1995.
A dicembre le retribuzioni contrattuali orarie sono rimaste ferme rispetto a novembre, mentre sono aumentate dell’1,4 per cento su base annua. Il valore tendenziale è il più basso dal marzo del 1999.
Sono gomma ,plastica, lavorazioni minerali non metalliferi e attività dei vigili del fuoco a mostrare gli
aumenti più elevati, mentre per tutti i comparti della pubblica amministrazione, ad eccezione del settore credito e assicurazione, si registrano variazioni nulle.
Nella media del 2011, l’aumento delle retribuzioni è-stata dell’1,8 per cento sul 2010, ai minimi dal 1999.
Aumenti significativamente superiori alla media si osservano per militari-difesa, forze dell’ordine, gomma,
plastica e lavorazioni minerali non metalliferi. Per ministeri e scuola, invece, si osserva l’incremento più contenuto.
«Dall’entrata dell’euro in poi -aggiunge Centrella - il sindacato totalmente inascoltato e a volte deriso ha denunciato un andamento delle retribuzioni oggi certificato dall’Istituto, peraltro in un momento in cui stanno aumentando tasse e tariffe, mentre stanno diminuendo i servizi, non cresce l’occupazione e i consumi sono fermi».

Nessun commento:

Posta un commento