Rassegna Stampa

giovedì 27 ottobre 2011

Ugl, Cisl e Uil: sciopero se interventi unilaterali sul lavoro

 

 

pubblicata da UGL - Confederazione il giorno giovedì 27 ottobre 2011 alle ore 18.07
Ugl, Cisl e Uil considerano “un grave errore ed una inaccettabile provocazione nei confronti del sindacato l’intenzione del Governo di introdurre una nuova normativa sui licenziamenti”.
E’ scritto in una nota unitaria dei sindacati.
“Tale intenzione - prosegue la nota - è ancor più ingiustificata perché non ci risulta sia stata richiesta o concordata con le stesse associazioni imprenditoriali. Se tale provvedimento sui licenziamenti fosse davvero presentato dal Governo si romperebbe la coesione sociale nel nostro paese e si smentirebbe il notevole impegno profuso finora dal Governo e dalle parti sociali per evitare massicci ricorsi ai licenziamenti attraverso la proroga degli ammortizzatori in deroga”.
Ugl, Cisl e Uil ricordano che “finora si sono limitate per senso di responsabilità a forme di proteste di sabato e fuori dall’orario di lavoro. Tuttavia, qualora, il Governo intendesse intervenire sulle materie del lavoro senza il consenso delle parti sociali, Ugl, Cisl e Uil saranno costrette a ricorrere a scioperi, nonostante la nostra ferma volontà sinora di non ricorrere a forme di proteste estreme in un momento di crisi economica, proprio per non erodere ancora di più i salari e danneggiare le imprese. Ugl, Cisl e Uil prendono atto che il Governo ha riconosciuto che il sistema previdenziale italiano è in equilibrio e non ha bisogno di ulteriori interventi di riforma. Mentre si rende sempre più indispensabile favorire la previdenza integrativa riducendo le tasse per incentivare l’adesione obbligatoria ai fondi integrativi”.
“Così come - conclude la nota - è fondamentale approvare subito la delega per la riforma fiscale, introdurre una patrimoniale permanente sui beni immobiliari e mobiliari, escludendo la prima casa, abbattere i costi della politica, ridurre i livelli amministrativi, vendere il patrimonio immobiliare dello stato, procedere ad una liberalizzazione nel settore dei servizi pubblici”.

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