Rassegna Stampa

venerdì 2 settembre 2011


le nostre tasche

I sindacati contro la manovra bis
Sit in di protesta di fronte al Senato

di Valentina Guido
Palazzo Madama, sede del Senato della Repubblica (foto: Francesco Gasparetti, Creative Commons, Wikipedia)
Palazzo Madama, sede del Senato della Repubblica (foto: Francesco Gasparetti, Creative Commons, Wikipedia)
SASSARI. Non uno sciopero, ma un sit in di protesta a Roma di fronte alla sede del Senato il 1° settembre alle 15.30. Lo propongono Cisl, Uil e Ugl per far sentire la propria voce sulla manovra finanziaria, mentre la Cgil, tramite il segretario nazionale Susanna Camusso, ha indetto uno sciopero generale per il 6 settembre. Due metodi diversi che evidenziano, ancora una volta, la frattura non ricomposta tra le parti sociali. Ma l'obiettivo è lo stesso: cambiare il testo del decreto legge 138 del 13 agosto 2011, attualmente all'esame del Senato. Il 1° settembre davanti a Palazzo Madama ci saranno anche i rappresentanti sassaresi dei sindacati Ugl, Cisl e Uil, perché dai segretari generali è giunto a tutte le sedi locali l'appello alla massima partecipazione.
Le ricette anti-crisi non si contano: meglio cancellare gli enti locali o ridimensionare le pensioni di anzianità, contravvenendo al diktat di Umberto Bossi? E il contributo di solidarietà deve esser fatto pagare ai “ricchi” che dichiarano 90mila euro all'anno, o a chi vanta introiti pari o superiori ai 200mila euro? E mentre qualcuno osserva che per il Pdl colpire i propri elettori sarebbe un suicidio politico, qualcun altro ricorda che la manovra finanziaria dovrebbe fare gli interessi del Paese, non dei partiti.
Entrando nel merito delle proposte, il Partito democratico ha presentato la propria contromanovra, e l'Ugl concorda su molti punti. “Meglio sfoltire il sottobosco di enti e consulenti inutili, più che tagliare i piccoli comuni”. Poi, “le pensioni e il pubblico impiego non sono serbatoi a cui attingere quando ce n'è bisogno, e la priorità è garantire un welfare adeguato", con un occhio al futuro dei giovani lavoratori. Sono parole del segretario generale Ugl Giovanni Centrella, che condivide le posizioni del Pd. Tra queste, la necessità di intensificare la lotta all'evasione fiscale, utilizzando le risorse recuperate per ridurre i contributi sociali sui contratti a tempo indeterminato, “eliminando i vantaggi di costo che derivano dai contratti precari”.
Il segretario generale della Cisl Raffaelle Bonanni, ascoltato proprio oggi dai senatori, ha sottolineato che un contributo potrebbe derivare anche da "una significativa dismissione di immobili demaniali per ridurre il debito e da una vendita delle frequenze televisive”.
La Cgil critica soprattutto lo smantellamento, contenuto nella manovra, della legge 68/99 poiché, “il Governo ancora una volta rende inefficiente il collocamento dei disabili, attraverso modifiche che rendono impossibile la corretta applicazione della norma”. Anche per questo la Camera del lavoro proclama lo sciopero generale. Decisione che il segretario della Uil, Luigi Angeletti, commenta così: “Siamo di fronte all'ennesimo sciopero generale proclamato dalla Cgil "in solitaria": non produrrà alcun effetto se non di far perdere un po' di soldi ai lavoratori. Sarebbe, invece, necessario esercitare una pressione nei confronti delle forze parlamentari perchè apportino tutte quelle modifiche che abbiamo chiesto, insieme alle altre parti sociali, al fine di rendere la manovra più equa ed efficace. A tal proposito, il prossimo 1° settembre, faremo un'iniziativa davanti al Senato, dove è in approvazione la manovra, per sostenere le nostre chiare ed individuate proposte di modifica.

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